venerdì 26 aprile 2013

Re Giorgio I e la restaurazione della prima repubblica



Le vicende susseguite alle elezioni sfociate nella storica rielezione del presidente della repubblica e il successivo governo di larghe intese hanno definitivamente segnato la fine di quel periodo bizzarro e sconclusionato che abbiamo chiamato seconda repubblica.
Non son un teorico del complotto, credo che la realtá sia molto complessa e che sia il risultato di molteplici forze ed interessi che agiscono contemporaneamente.
Quello che credo é che ormai il Pd abbia completato quel processo di trasformazione da partito di sinistra centro a partito di centro. Sarebbe sbagliato, infatti, ritenere che il candidato Rodotá fosse voluto dalla maggioranza degli elettori democratici, probabilmente era il candidato sostenuto da molti attivisti legati alla sinistra ma credo che ormai la maggiora parte degli elettori di sinistra sia confluita nel m5s, in sel, e nell`astensionismo, riportando il paese indietro di vent'anni.
Dal dopoguerra in poi infatti in Italia si ha sempre avuto un partito di maggioranza quasi assoluta di stampo conservatore, la democrazia cristiana, che ha governato ininterrottamente con l`aiuto di alcuni pariti minori per 50 anni, ed un blocco socialista, Partito comunista e socialista di opposizione (fino agli anni 80) che si collocava attorno al 35/40%.
Ventanni dopo siamo punto a capo, assistiamo ad un blocco conservatore costituito da lega, pdl, pd e centro cattolico e ad un blocco di opposizione che racchiude un piccolo micrmondo dove trovano casa istanze anche molto diverse tra loro, nel piú classico dei detti gattopardeschi, bisogna che tutto cambia perché tutto resti uguale

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